Bestiari, Erbari, Lapidari (2024)

"Bestiari, Erbari, Lapidari" di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti è un'opera che esplora il rapporto tra uomo e natura attraverso la letteratura e la documentazione visiva. Il titolo richiama tre categorie di conoscenza: i bestiari, che descrivono animali mitologici e reali; gli erbari, raccolte di piante con proprietà medicinali o simboliche; e i lapidari, testi dedicati alle pietre e ai minerali, evidenziando il loro significato culturale e spirituale.

Il lavoro si concentra sull'interazione tra questi elementi e il modo in cui l'uomo ha cercato di classificare e comprendere il mondo naturale nei secoli. Utilizzando una combinazione di filmati, fotografie e testi, i registi invitano lo spettatore a riflettere sulla relazione tra esseri umani e ambiente, incoraggiando una maggiore consapevolezza delle nostre origini e del nostro posto nel mondo. Questo progetto multidisciplinare si distingue per la sua capacità di fondere arte, scienza e filosofia in una narrazione coinvolgente e stimolante.