Shirley (2024)

Il film "Shirley", diretto da John Ridley, racconta la storia di Shirley Chisholm, la prima donna afroamericana ad essere eletta al Congresso degli Stati Uniti nel 1968.

La trama si svolge durante il turbolento periodo della lotta per i diritti civili, quando Shirley Chisholm si offre volontaria per candidarsi come rappresentante democratica nel 12° distretto di New York. Nonostante l'iniziale scetticismo e l'ostilità da parte di alcuni membri del suo stesso partito, Shirley riesce a vincere le elezioni, diventando una figura di spicco nella politica americana.

Il film esplora le sfide che Shirley deve affrontare sia all'interno che all'esterno del Congresso. Da un lato, deve lottare con i pregiudizi e la discriminazione razziale da parte dei suoi colleghi bianchi, ma anche con i dubbi e la diffidenza degli afroamericani che ritengono che rappresentare gli interessi della comunità sia impossibile all'interno di un sistema politico corrotto.

Shirley si impegna a fare la differenza e a portare avanti una serie di riforme, concentrandosi principalmente sui problemi delle comunità afroamericane, come l'accesso all'istruzione, il diritto di voto e la lotta contro la povertà. Nel corso della sua carriera politica, Shirley diventa un'ispirazione e un modello per molti afroamericani, dimostrando che è possibile ottenere cambiamenti positivi attraverso la perseveranza e la determinazione.

Tuttavia, Shirley deve anche affrontare sfide personali, come il venir meno alle aspettative della sua famiglia e il bilanciamento tra la sua vita politica e la sua vita privata. La sua forza e la sua dedizione alla sua causa la portano avanti, e il film si conclude con il riconoscimento del suo impatto duraturo sulla politica americana e sulla storia dei diritti civili.